Francia
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Domaine des Roches Saumur-Champigny Clos de l’Echelier Rouge 2021
61,40 €57,90 € Aggiungi al carrelloAdd to WishlistAdd to Wishlist -
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Francia: Riflessioni
E' impossibile immaginare la Francia senza vino, ed anche viceversa. Il Paese è una moltitudine di dipartimenti e regioni, ognuna delle quali con vigneti sterminati ed una tradizione vinicola propria. Malgrado questo, l'area vitata si è molto ridotta nel corso dei secoli.
La Francia, in ogni caso, continua a primeggiare in quanto a qualità e varietà dei suoi vini, che si riflette poi sull'export, come vedremo più in basso.
La situazione geografica francese è ottimale, bagnata dall'Atlantico e lambita dal Mediterraneo, vanta una grande ricchezza di suolo, tra cui spiccano quelli argilloso calcarei, così preziosi per una qualità di vino alta.
Come nel caso dell'Italia, ma per ragioni differenti, anche la Francia sta paradossalmente benefeciando del cambio climatico, specialmente nel Nord del Paese.
I nostri cugini d'Oltralpe, considerati i maestri della moderna viticoltura, non si limitano a possedere buoni vigneti, li definiscono, classificano e controllano scrupolosamente. Questo processo ha avuto origine nei primi anni dello scorso secolo, con la definizione delle AOC (Appellation d'Origin Controlèe) che ha aperto nuovi orizzonti, circoscrivendo l'utilizzo di un nome geografico ai vini prodotti in quell'area specifica; questo sarà d'ispirazione poi per tutti gli altri Paesi.
La legge stabilisce molti parametri come le varietà d'uva che devono essere usate in quello specifico luogo, le rese per ettaro, i metodi di vinificazione e di coltivazione.
Quest'ultimo punto è di vitale importanza per ciò che il vino sarà; la Francia è il Paese dell'Europa Occidentale che meno chimica sistemica utilizza nel vigneto, la stragrande maggioranza delle aziende lavora in regime biologico, e chi non lo fa è spinto dal movimento ad adeguarsi, secondo la regola non scritta del vine makes wine.
Nel 2011 le AOC costituivano addiritturametà dell'intera produzione francese, un dato questo che è andato incrementado fino ai giorni nostri, ed ora si attesta al 70%.
Il limite di una regolamentazione così rigida può essere però individuata nell'eccessivo rigore richiesto, a scapito di una moderna sperimentazione, come accade nella vicina Italia o in proporzioni maggiori nel lontano, e liberale, Nuovo Mondo.
La Francia ha una superficie vitata di circa 900 mila ettari che corrisponde ad una produzione annua di circa 44 milioni di ettolitri, posizionando il Paese al secondo posto per capacità produttiva dietro all'Italia.
Le aziende vinicole francesi sono in netta e costante diminuzione, ad oggi 60mila, vale a dire poco meno del 25% di quelle italiane. Il dato incredibile però è recitato dal fatturato dell'export, che vale 15,5 miliardi di euro, quasi il doppio di quello dell'Italia, seconda in questa speciale classifica.