Castagneto Carducci (Bolgheri) Azienda certificata Biologica ICEA e Biodinamica DEMETER, consta di 4 ettari di cui poco meno di 3 vitati La cantina esiste dal 2002 ottenendola dall'unione di più poderi ed è stata creata con il recupero di campi non coltivati da tempo. Questi sono contigui ad un torrente, la Fossa di Bolgheri, che delimita il podere su un lato. Il luogo è caratterizzato da tre antichi mulini, che originariamente erano quelli dei possedimenti del Castello di Segalari. Il mulino più antico, il Mulino Buselli, presente nel catasto lorenese fin dal 1650, è situato proprio sul torrente ed è stato recentemente restaurato e destinato a cantina vinicola. Un altro mulino, superiore, è stato restaurato e destinato ad abitazione rurale. I mulini funzionavano con l’acqua che veniva intercettata dal fosso e raccolta nell’antica gora, una specie di vasca, a monte dei due edifici. Sull’altro lato del podere esiste il rudere di un altro antico mulino. Le piante vengono allevate senza concimazioni chimiche nè utilizzo di prodotti sistemici, privilegiando la fertilizzazione dei terreni con la pratica del sovescio e con la simbiosi con micorrize così da lasciare che da sole trovino le risorse per vegetare autonomamente, per dei vini autentica espressione del territorio. La fermentazione avviene soltanto con i lieviti indigeni dell’uva. Il vino matura in contenitori di cemento, di terracotta ed in botti di rovere da 10 e da 23 ettolitri. La bassa resa ad ettaro (50 quintali), la selezione delle uve e la naturalità delle vinificazioni senza aggiunta di additivi chimici, esprimono e valorizzano nel vino l’unicità del terroir di Bolgheri. Le varietà prodotte sono Cabernet Sauvignon (44%), Merlot (29%), Sangiovese (13%), Petit Verdot (11%), Syrah (3%). I vitigni a bacca bianca sono Vermentino (93%) e Manzoni Bianco (7%).