Primosten, Croazia
Vinas Mora è la bellissima storia dell'incontro tra Niko e Kreso, due viticoltori esperti, che durante il primo lockdown trovano rifugio a Primosten, tra Spalato e Sibernik.
Si innamorano delle potenzialità del territorio, visto come la possibilità di creare un terroir fantastico da esportare.
Vinas Mora significa più o meno vini di mare, con vigne allevate ad albarello su un terreno che nostri amici definiscono lunare, tanta è l'asprezza della roccia locale.
Gli appezzamenti sono davvero curiosi e vanno contestualizzati in una regione dove non piove mai da Aprile a Ottobre e pochissimo nei restanti mesi, con tanto vento di contorno.
Sembrano piantati a macchia di leopardo, ognuna con viti che si contano sulle dita della mano, come fossero micro clos collinari.
Le viti hanno 100 anni almeno e vantano una resa di mezzo chilo a pianta, nulla praticamente.
A Vinas Mora tutto viene svolto a mano e nella maniera più naturale possibile, con fermentazioni spontanee ed aggiunte omeopatiche di solforosa.
La chimica è bandita in vigna, e data la delicatezza delle piante non potrebbe essere altrimenti. La chimica non aiuta le piante, le uccide. La Croazia è la culla della viticoltura nel mediterraneo ma le viti sono andate sparendo, specialmente nell'ultimo secolo, in favore di un turismo dilagante.
Passa da bravi produttori come Niko e Kreso riportare la Croazia ad essere una meta ambita anche per viaggi enoici.
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