Brunello di Montalcino 1966 Biondi Santi
130,00 € Il prezzo originale era: 130,00 €.79,90 €Il prezzo attuale è: 79,90 €.
Annata | 1966 |
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Produttore | Biondi Santi |
Formato | 75 Cl |
Provenienza | Italia |
Tipologia | Vino Rosso |
Vitigno | Sangiovese |
Esaurito
Il Brunello di Montalcino di Biondi Santi è sempre un’esperienza, ed in questo caso ci troviamo dinnanzi ad un vino con parecchie decadi di vita alle spalle. E’ conservato magnificamente, esteriormente è impeccabile, ovviamente è sceso di volume, fino a poco sopra la spalla, ma è la naturale evoluzione del vino. Non ci è dato saperlo ma forse è stato rabboccato dopo 20 anni, quindi intorno alla metà degli anni ’80. E’ un vino che ora vuole essere solamente ammirato, ma può anche essere goduto, a patto che venga ossigenato – rigorosamente in bottiglia – per almeno 12 ore. Questo Sangiovese Grosso ha macerato per oltre un mese prima di giungere ne “La Storica” la cantina di affinamento della Tenuta il Greppo, dove è maturato per 3 anni in botte di rovere di Slavonia. Infine un altro anno in bottiglia. Il Brunello di Montalcino va abbinato con i piatti a base tartufo oppure con brasati di livello
Produttore: Biondi Santi
Brunello di Montalcino
️ Montalcino, Toscana
Biondi Santi
Sangiovese 100%
1966
️ 12,5%
Macerazione di oltre un mese in cemento, poi affinamento di 3 anni in botti di rovere di Slavonia
Questo Brunello ha qualche anno alle spalle, e lo si nota dai sentori ossidati e di mallo di noce, ma con la dovuta areazione vengono fuori poi i sentori di petali di rosa e di viola appassiti, i frutti rossi in confettura, poi le spezie dolci ed i ricordi balsamici
La marsalatura è evidente, ma non eccessiva, sorprende la sua acidità ancora presente, è sapido ed avvolgente, il tannino moderatamente vivace
Temperatura di servizio 16°-18°
Tagliatelle al tartufo
E’ un grande vino, per veri collezionisti, ora vuole solo essere ammirato. Ma lo si può bere, con una aereazione di almeno 12 ore in bottiglia
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Montalcino (Siena)
La famiglia Biondi Santi è famosa per aver inventato il Brunello di Montalcino nella seconda metà dell’Ottocento, uno dei vini simbolo del Made in Italy. La storia inizia con Clemente Santi, che alla Tenuta Greppo vinificò il Sangiovese in purezza e nel 1869 introdusse il termine “Brunello”. Suo nipote Ferruccio Biondi Santi produsse la prima bottiglia di Brunello nel 1888 e creò il marchio unendo i cognomi di suo padre e di sua madre.
Alla morte di Ferruccio, suo figlio Tancredi Biondi Santi prese il comando fino al 1970, diventando un grande innovatore. Oltre a migliorare la qualità del vino, inventò il processo della ricolmatura, che consisteva nel controllare e riempire le vecchie Riserve per mantenerne la qualità. Inoltre, negli anni ’60, Tancredi scrisse le regole della denominazione del Brunello, ottenuta ufficialmente nel 1967. Il suo Brunello Riserva 1955 è stato l’unico vino italiano a entrare nella lista dei migliori vini del XX secolo, e fu servito anche alla Regina Elisabetta II.