Fongoli Rosato Bullarum 2020
18,00 € Il prezzo originale era: 18,00 €.16,70 €Il prezzo attuale è: 16,70 €.
Formato | 75 Cl |
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Produttore | Fongoli, La Selezione SO2 |
Provenienza | Italia |
Tipologia | Pet Nat e Metodo Ancestrale |
Vitigno | Sagrantino |
Annata | 2019 |
Esaurito
Rosato Bullarum è un vino frizzante prodotto da Fongoli a Montefalco, in Umbria. E’ un metodo ancestrale, quindi un vino rifermentato in bottiglia, ottenuto da uve Sagrantino. Fresco, tannico e dissetante all’assaggio, il naso è un tripudio floreale, di frutti di bosco e di menta. Ci piace perchè vinificare un Sagrantino in questo modo è un compito non facile, riuscito alla grande. Grande colpo, da provare con i salumi della tradizione umbra
Produttore: Fongoli
Rosato Bullarum
Fongoli
Sagrantino
2020
️ 11,5%
Le uve provengono da suolo argilloso limoso, vendemmia manuale con fermentazione spontanea in tini aperti e macerazione di 24 ore, poi pressatura soffice; il mosto successivamente viene congelato, la fermentazione riparte in primavera in bottiglia dove sosta per 3 mesi senza aggiunte di solforosa, filtrazioni nè chiarifiche. Solforosa totale 30 mg/l
Fiori rossi di campo e ricordi di menta, piccoli frutti di bosco con ritorni minerali e fragranti
Fresco e dinamico, leggermente tannico, leggero e dissetante
Temperatura di servizio 8°-10°
Salumi
Una chicca
*Questa bottiglia è acquistabile senza spese aggiuntive solo in combinazione con altre bottiglie della medesima selezione. In caso contrario verranno aggiunti i costi di spedizione previsti per ogni singolo paese, fino al raggiungimento del porto franco.
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Montefalco, Umbria
Fongoli viene fondata ad inizio ‘900 da Decio Fongoli, che rileva della terra presso la Collina di S.Marco, nel cuore della zona produttiva di Montefalco. Inizialmente era una fattoria, improntata sulla produzione di olio e vino ma anche sull’allevamento di bestiame e colture varie.
Negli anni ’40 Angelo, il figlio di Decio, da una svolta decisiva verso la produzione di vino di qualità, imbottigliando le prime annate di Sangrantino, Rosso e Bianco S.Marco.
Nel 1977 il loro Sagrantino entra nella Doc, e da quel momento iniziano a piovere riconoscimenti.
Dal 1980 l’azienda è gestita dalla terza generazione di viticoltori di famiglia che seguono l’impostazione originale procedendo con lunghi invecchiamenti in botti grandi di rovere ed una vinificazione basata sull’utilizzo di lieviti indigeni e fermentazioni spontanee, senza aggiunta di anidride solforosa.
L’azienda ora consta di 35 ettari, di cui 23 a vigneto, tutti a conduzione biodinamica.