Vendemmia manuale di uve provenienti da suolo argilloso calcareo, vengono pressate in foudre dove macerano per 10 giorni e fermentano spontaneamente con lieviti indigeni, affinamento in botte grande non di primo passaggio per 9 mesi, poi almeno 3 mesi in bottiglia
Sentori di frutta tropicale con ritorni agrumati, note floreali e di erbe selvatiche, ricordi di spezie dolci e minerali
Jean Baptiste Menigoz proviene da una famiglia di produttori di latte e fino al 2000 lavorava come insegnante. E’ proprio in quell’anno che incontra un altro insegnate divenuto poi produttore, Raphael Monnier di Domaine Ratapoil, ed insieme decidono di comprare della terra ad Arbois, ma la loro idea di vino è ancora convenzionale, anche se la curiosità verso il naturale non manca.
Jean Baptiste successivamente si iscrive alla Facoltà di Enologia di Beaune, al termine della quale frequenta una stage presso Stephane Tissot, e scatta definitvamente l’amore per il vino naturale.
Nel 2012 fonda il Domaine des Bottes Rouges, che negli anni arriva a raggiungere una superficie vitata di ben 7 ettari, prettamente a Trousseau, Poulsard e Savagnin.
Minimo interventismo e quindi rispetto della natura i capisaldi dell’azienda con macerazioni lunghe e a grappolo intero, fermentazioni spontanee con lieviti autoctoni e nessuna aggiunta di anidride solforosa.
Soni vini veri e diretti che ci raccontano lo Jura ed il suo magnifico terroirFrutti
