Casina Bric Barolo Bricco delle Viole 2014
44,90 € Il prezzo originale era: 44,90 €.39,90 €Il prezzo attuale è: 39,90 €.
Annata | 2014 |
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Produttore | 460 Casina Bric |
Formato | 75 Cl |
Provenienza | Italia |
Tipologia | Vino Rosso |
Vitigno | Nebbiolo |
Esaurito
Barolo Bricco delle Viole è un vino rosso prodotto da 460 Casina Bric a Barolo, in provincia di Cuneo, ed ottenuto da uve Nebbiolo provenienti da alcuni degli appezzamenti più alti delle Langhe e vendemmiate manualmente. La vinificazione avviene in botti di rovere con la tradizione steccatura a cappello. La macerazione sulle bucce è di 40 giorni mentre l’affinamento ha luogo in botti di rovere di Slavonia. Barolo Bricco delle Viole ha un naso variegato e complesso con sentori di viola e di frutta rossa candita con netti ricordi di nocciola e ritorni terroso balsamici; all’assaggio è caldo ed elegante, con tannini sinuosi ed il finale lungo. Lo consigliamo con l’agnello alla griglia!
Produttore: 460 Casina Bric
Barolo Bricco delle Viole
️ Barolo, Piemonte
460 Casina Bric
Nebbiolo
2014
️ 14,5%
Le uve provengono da appezzamenti tra i più alti dell’intera area di Barolo, e vengono vinificate in tini di rovere con la tradizionale steccatura del cappello. La macerazione sulle bucce e di circa 40 giorni, l’affinamento avviene in botti di rovere di Slavonia
Al naso viola e frutti rossi quasi canditi, ritorni terrosi e di erbe aromatiche, di nocciola ed infine minerali
Il sorso è poderoso, caldo ed elegante, sapido con tannini magnifici ed un finale lungo
Temperatura di servizio 16°-20°
Filetto di agnello alla griglia
Espressione purissima di Barolo, territorio e vino
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Barolo (CN)
Casina Bric, che in dialetto piemontese significa “Cascina Bricco”, è una realtà delle Langhe situata a Vergne, frazione di Barolo, dove la cantina si eleva all’altitudine maggiore della zona, 460 metri s.l.m.
Gianluca Viberti, viticoltore ed enologo sensibile ed appassionato, ha fondato Casina Bric nel 2010, dando vita a un progetto che ha avuto da sempre a cuore: realizzare un luogo volto a rispettare la natura in ogni aspetto, incidendo il meno possibile su di essa. Per noi il requisito basilare.
Nasce così una realtà consapevole e attenta alla tradizione, in cui Gianluca ha reintrodotto usanze e metodi antichi, quali l’uso delle botti in cemento per la vinificazione del nebbiolo. Fa ampio ricorso, inoltre, a lunghe macerazioni, addirittura prolungate fino a 40 giorni, e a una pratica tradizionale detta “steccatura delle vinacce“, che consiste nell’immergere completamente il cappello delle vinacce nel vino attraverso delle doghe in legno provenienti dallo smontaggio di botti usate