Casina Bric Barolo Casina Bric 2017
39,10 € 36,90 €
Barolo Casina Bric è un vino rosso prodotto da 460 Casina Bric a Barolo, nelle Langhe, ed ottenuto da uve Nebbiolo in purezza. Queste provengono da diversi vigneti aziendali, la vinificazione avviene in cemento con cappello sommerso per circa 40 giorni. con successivo affinamento in botti di Rovere di Slavonia, ed infine in bottiglia. Barolo Casina Bric è un tripudio di fiori e frutti rossi al naso con sfaccettati rimandi di sottobosco, in bocca è corposo ed elegante, sapido e velluato con il finale lungo. Da provare con il ragù d’anatra
Produttore: 460 Casina Bric
🍾 Barolo Casina Bric
🖼️ Barolo, Piemonte
🏡 460 Casina Bric
🍇 Nebbiolo
📅 2017
🌡️ 14%
🛁 Le uve provengono da diversi vigneti di Casina Bric, la vinificazione avviene in cemento con cappello sommerso per circa 40 giorni. L’affinamento si volge in botti di Rovere di Slavonia, poi riposo in bottiglia.
👃🏻 Viola e frutti rossi maturi, sottobosco, foglie bagnate, tartufo e nocciole, note speziate e minerali
👅 Sorso corposo e sapido, molto fresco ed elegante con tannini vellutati, persistente ed un finale molto lungo
👍🏻 Temperatura di servizio 18°-20°
💕 Ragù d’anatra
😍 Un Barolo atipico, dalla grande bevibilità
Schedete tecniche digitali inviate via email
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Barolo (CN)
Casina Bric, che in dialetto piemontese significa “Cascina Bricco”, è una realtà delle Langhe situata a Vergne, frazione di Barolo, dove la cantina si eleva all’altitudine maggiore della zona, 460 metri s.l.m.
Gianluca Viberti, viticoltore ed enologo sensibile ed appassionato, ha fondato Casina Bric nel 2010, dando vita a un progetto che ha avuto da sempre a cuore: realizzare un luogo volto a rispettare la natura in ogni aspetto, incidendo il meno possibile su di essa. Per noi il requisito basilare.
Nasce così una realtà consapevole e attenta alla tradizione, in cui Gianluca ha reintrodotto usanze e metodi antichi, quali l’uso delle botti in cemento per la vinificazione del nebbiolo. Fa ampio ricorso, inoltre, a lunghe macerazioni, addirittura prolungate fino a 40 giorni, e a una pratica tradizionale detta “steccatura delle vinacce“, che consiste nell’immergere completamente il cappello delle vinacce nel vino attraverso delle doghe in legno provenienti dallo smontaggio di botti usate
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